sabato 12 luglio 2008

Il Sidaco Mocio : gli impegni che ci eravamo prefissati sono stati centrati

Consiglio Comunale di Orvieto (TR) del 09.07.08

Consuntivo di Bilancio 2007: l’intervento del Sindaco, Stefano Mocio al Consiglio Comunale.

Il Consiglio Comunale di oggi, ha discusso il Consuntivo del Bilancio 2007 e i relativi atti amministrativi che il Sindaco, Stefano Mocio ha così presentato:

10 gennaio 2008, durante la “Conferenza Stampa di fine anno 2007” annunciammo, con sei mesi di anticipo: ci sono le condizioni per chiudere il bilancio 2007 in pareggio, ovviamente al netto delle alienazioni da concretizzare.
Questa affermazione ha significato aver preso l’impegno, non certo facile, di tenere in pareggio la “gestione 2007” dei conti pubblici.
Questo obiettivo fu, da molti, snobbato, perché considerato impossibile da centrare.
Ed, invece, quel risultato non solo è stato ottenuto, ma i dati sono ancora migliori delle aspettative, visto che chiudiamo, in termini di gestione 2007, con un risultato di circa + 180.000 euro.
E’ stato, inoltre, l’anno del rientro nel Patto di Stabilità, altro risultato fondamentale sia in termini di trasparenza, sia di garanzia dei conti pubblici.

Il 2007, poi, si è rivelato fondamentale anche per impostare un “pacchetto di provvedimenti amministrativi” in grado di garantire un rinnovato sviluppo per la città di Orvieto, in termini di stabilizzazione e di rafforzamento del bilancio.
Si è operato, principalmente, attraverso:
1. un continuo lavoro di razionalizzazione della spesa, mediante una battaglia (di civiltà) per il recupero dell’evasione e dell’elusione fiscale;
2. la creazione delle condizioni per la valorizzazione dell’area della ex Caserma Piave, oggetto di apposito punto all’ODG di questa seduta del Consiglio Comunale;
3. la battaglia, vinta, per il riconoscimento del ruolo industriale della discarica di Orvieto. Come abbiamo più volte affermato (e dimostrato), noi non intendiamo subordinare l’equilibrio dei nostri bilanci ai rifiuti in discarica. Se volevamo questo avremmo accettato (e tutt’ora accetteremmo) i rifiuti della Campania e non avremmo nemmeno dovuto fare gli sforzi fatti nel 2006 per porre in essere “l’operazione verità” sui conti pubblici. Quello che abbiamo chiesto (e ottenuto) è che ai nostri impianti, attraverso la firma della Convenzione tra i Comuni dell’ATO rifiuti, fosse riconosciuto il peso industriale che realmente hanno:
· garantendo all’impianto certezza sulla qualità e sulla quantità dei rifiuti ingressati, allontanando il rischio che, una volta entrato definitivamente in crisi, fosse stato facile preda del mondo del malaffare;
· garantendo al Comune di Orvieto un giusto agio ambientale (per il fatto di “sopportare” un impianto sul proprio territorio) che dia certezza sia di entrate, sia di uscite di bilancio; certezze che da tre anni non c’erano più, con grave pregiudizio per l’insieme dei conti pubblici.
4. la redazione di un importante programma di lavori pubblici, anche in chiave di “effetto moltiplicatore” degli investimenti (sul quale si ritornerà più avanti);
5. il supporto all’economia cittadina. Si fa riferimento, per esempio, agli interventi a sostegno del settore industriale (rilancio della Tione e creazione del nuovo e fortemente specializzato, polo del tessile orvietano) e del settore pubblico (difesa del ruolo del Tribunale di Orvieto, della Caserma interforze ex Aeronautica, del Centro di Addestramento e Specializzazione della Guardia di Finanza e, quindi, del rango degli uffici pubblici presenti in città). Sebbene su questi temi si tornerà più avanti, in questa fase è utile fornire qualche dato macroeconomico:
· il reddito medio dichiarato al fisco da ciascun contribuente orvietano è, se si considerano le medie e le grandi città, secondo solo a quello di Perugia e Terni;
· nella classifica dei benestanti e dei ricchi nella provincia di Terni, volendo confrontare due territori demograficamente omogenei (il nostro e quello di Narni ) si vede che il dato di Orvieto è di gran lunga migliore;
· il dato sul numero delle imprese attive non agricole nei comuni dell’Umbria evidenzia che, sia come variazione del 1° trimestre 2008 rispetto alla media 2007 sia come dato del 1° trimestre 2008, rapportato al 1° trimestre 2007, Orvieto si colloca subito dopo Perugia e Terni.
Dati, questi, estremamente interessanti ed incoraggianti.

In netto miglioramento anche i bilanci delle partecipate; risultato, questo, che non poteva, certo, essere dato per scontato:
1. Associazione TE.MA: dopo il serio lavoro di consolidamento del pregresso, si è passati nel 2007 ad un avanzo di amministrazione pari a + 45.000 euro;
2. Farmacia Comunale: dopo le difficoltà del passato, dovute anche ad una diversa valutazione del magazzino, gli sforzi degli ultimi anni hanno permesso di raggiungere nel 2007 il pareggio di bilancio;
3. Risorse per Orvieto S.r.l.: dopo le spese sostenute da R.P.O. S.p.a., in gran parte destinate alla redazione di materiale (business plan, ecc.) che si è rilevato prezioso per garantire una spedita fase di premarketing, R.P.O. S.r.l. ha chiuso il 2007 con un disavanzo di 42.000 euro. Questo dato, però, non tiene conto del fatto che l’attuale gestione è partita da giugno 2007 e che negli ultimi 6 mesi dello stesso anno, si sono concentrati una serie di pagamenti, nel momento in cui la società non aveva ancora entrate proprie. Peraltro il dato del primo semestre 2008 mostra un chiaro avanzo di amministrazione. Contemporaneamente, è stata affinata la “mission” di questa partecipata, destinata a divenire estremamente importante nel panorama cittadino. Per questi aspetti è utile leggere le modifiche allo Statuto, previste nel punto all’ODG di questa seduta del Consiglio Comunale relativo alla rifunzionalizzazione dell’ex Caserma Piave;
4. Centro Studi Città di Orvieto: E’ stato fatto un importantissimo lavoro di contenimento della spesa che ha permesso, tra il 2006 ed il 2007 un risparmio di oltre 100.000 euro. Il disavanzo 2007, pari a circa 99.000 euro (inferiore di 1/3 rispetto a quello dell’anno precedente) è interamente ascrivibile al fatto che il Corso di Ingegneria non è transitato nei tempi previsti nel Consorzio e per il fatto che la Camera di Commercio non ha versato la sua quota di 50.000 euro, ritirandosi dalla Fondazione. Al di là del dato numerico, era, comunque, chiara la necessità di ridefinire la “mission” di questa partecipata alla luce delle rilevanti novità che venivano dal fronte normativo (c.d. decreti Mussi, ecc.). Sul punto si ritornerà più avanti.

Questi risultati sono stai ottenuti senza deprimere o cancellare i servizi fondamentali (culturali, sociali, ecc.), che sono alla base di quella “Orvieto civile” che ci invidiano in tutto il mondo.
Sebbene i risultati raggiunti siano stati veramente importanti (ed ancora più rilevanti se si considerano le difficoltà strutturali iniziali), è necessario non abbassare la guardia.
Certamente, sarebbe stato più rapido risolvere i problemi in altro modo: magari attuando politiche di destra. Sappiamo bene come la destra, laddove è stata al governo, con il mito di ridurre le tasse (che poi non riduce) abbia tagliato interi servizi sociali e culturali.
A noi, quelle politiche, quei rimedi non piacciono e, quindi, non vogliamo attuarli. Ecco, perché, abbiamo preferito utilizzare qualche mese in più per affrontare i problemi di stabilizzazione del bilancio invece che tagliare i servizi ai cittadini.
Stabilizzazione definitiva che possiamo ottenere con l’attuazione del progetto: “Ridefinizione delle funzioni del Centro Storico di una città policentrica che aspira a rappresentare un motore di sviluppo di area vasta”, oggetto di apposito punto all’ODG di questa seduta del Consiglio Comunale.

Come si vede, gli impegni che ci eravamo prefissati sono stati centrati, tra questi quello di abbassare le tasse agli Orvietani, con un primo significativo intervento, già attuato a partire dal gennaio scorso, di riduzione del 6% della tassa sui rifiuti (sia per le famiglie, sia per le attività produttive).
Non si nascondono, invece, le preoccupazioni per il futuro; si fa qui riferimento alle misure che il Governo Berlusconi sta definendo proprio in queste settimane:
1. il rimborso agli enti locali dell’ICI sulla prima casa, sarà soltanto parziale. Solo al Comune di Orvieto potrebbero venir meno 300.000 euro;
2. i tagli ai fondi sul sociale: solo per l’Umbria (e quindi per Orvieto) si parla di 5 milioni di euro;
3. i tagli al fondo per la non autosufficienza: per l’Umbria (e quindi per Orvieto) dovrebbero essere decurtati circa 7,5 milioni di euro. Fondi che nel 2008 sono garantiti dalla finanziaria di Prodi;
4. i tagli ai fondi per il trasporto pubblico locale.
L’occasione del bilancio consuntivo ci permette, oramai tradizionalmente, di fare il punto sugli atti amministrativi più rilevanti degli ultimi dodici mesi, ai sensi dell’art. 24 comma 2 (Linee programmatiche di mandato) dello Statuto del Comune di Orvieto.

Come dichiarato sin dall’inizio, il programma di governo del Sindaco presenta, per sua natura, una struttura dinamica: si è provveduto, perciò, ad aggiornarlo più volte, come previsto tra l’altro dai commi 2 e 3 del già citato art. 24 dello Statuto del Comune di Orvieto.
Per avere un quadro esaustivo di tutti gli aggiornamenti delle linee di indirizzo, si rimanda alle relative delibere consiliari.
Di seguito accenneremo agli aspetti più rilevanti del lavoro di questo ultimo periodo.

Orvieto e le altre realtà istituzionali.
Già nella delibera di Consiglio Comunale n. 96 del 09 luglio 2007 (relazione ai sensi dell’art. 24 dello Statuto, allegata al bilancio consuntivo 2006), furono definiti gli “orientamenti” dell’Amministrazione Comunale in materia.
Sono stati posti in essere i seguenti atti:
· accordo di programma con Regione ed Asl per la realizzazione del Palazzo della Salute. Si è in attesa che la Asl perfezioni l’acquisto del bene. Sono iniziati i contatti per definire il progetto;
· esercizio del diritto di prelazione per l’acquisizione della ex Pediatria, atto alla realizzazione di una residenza sanitaria per autosufficienti;
· esercizio del diritto di prelazione per l’acquisizione dell’ex Ospedale di Orvieto;
· accordi di Programma o contatti politici con i territori di Viterbo, Grosseto e Siena per la definizione di un programma di sviluppo territoriale di area vasta (infrastrutture, mobilità di persone e merci);
· attuazione degli accordi regionali relativi alla realizzazione del cablaggio (mediante la stesura dei cavi) ed alla implementazione del progetto di trasmissione wireless (mediante l’apposizione di antenne in grado di garantire la copertura del territorio).

Orvieto e l’economia.
Già nella delibera di Consiglio Comunale n. 96 del 09 luglio 2007 (relazione ai sensi dell’art. 24 dello Statuto, allegata al bilancio consuntivo 2007) furono definiti gli “orientamenti” dell’A.C. in materia.
Sono stati posti in essere i seguenti atti:
· approvazione della variante al PRG.O. per la realizzazione di 23 nuovi ettari di aree industriali presso Fontanelle di Bardano, con la previsione di un primo comparto ad attuazione pubblica. E’ in fase di definizione il Piano per gli insediamenti produttivi, che verrà adottato entro l’estate;
· approvazione della variante al PRG.O. per l’area artigianale di S. Letizia, che propone una soluzione organica di riordino di una zona strategica per lo sviluppo economico della città;
· adottata e controdedotta la variante al PRG.S. per le aree di Ponte Giulio e Ciconia, che ha permesso la trasformazione di alcune zone F in Zone D, al fine di rafforzare l’offerta di aree produttive, in un’ottica di sviluppo ordinata e compatibile. L’approvazione definitiva è prevista entro fine estate. Con la stessa variante al PRG.S. sono state introdotte una serie di previsioni di infrastrutture viarie, in futuro fondamentali per non creare situazione di congestione di arterie importanti (variante SS 205 nel tratto Baschi-Orvieto, terzo ponte sul fiume paglia, rotatoria a La Svolta, potenziamento di alcuni tratti viari, bretella per l’area artigianale di Ciconia, ecc.). Con questa variante, per la prima volta nella nostra storia, si interviene in maniera organica sulle infrastrutture, sia a livello territoriale, sia urbano.
· lavoro sinergico con altre strutture di settore: Consorzio Crescendo (salvataggio e/o sviluppo, anche occupazionale, in settori strategici, compreso quello tessile), Gal (attuazione di progetti finanziati con Leader Plus, tra gli altri Orvieto con Gusto; definizione delle proposte per i bandi, di prossima uscita, del nuovo Piano di Sviluppo Rurale 2007-2013) e Città Slow (promozione gratuita sui maggiori quotidiani e riviste di tutto il mondo, predisposizione della 1^ Assemblea Internazionale ad Orvieto).
· progetti esecutivi organici inerenti i temi dell’Agricoltura (produzioni food e non food, riconversione delle colture di pianura, progetto Mercatale), delle realtà produttive (PMI, artigianato artistico) e del Mondo del Credito, che saranno affrontati nell’ambito della Conferenza Economica prevista per fine anno. Sezioni molto importanti della Conferenza riguarderanno “i giovani e l’offerta formativa” e “Orvieto come uno dei motori di sviluppo di area vasta”;
· per il settore del turismo: realizzazione e sviluppo del punto IAT di Piazza Cahen, adesione al nuovo STL provinciale, rafforzamento del ruolo del PAAO. Entro la fine dell’estate è previsto l’inizio della procedura per l’iscrizione della nostra città alla Lista del Patrimonio Mondiale dell’Unesco;
· Per il settore del Commercio è stato elaborato il nuovo ed atteso piano generale del commercio, che andrà in approvazione il prossimo autunno. In esso sono ricomprese politiche organiche di settore.

Il governo del Territorio
Gli atti posti in essere (lavori pubblici, urbanistica) hanno ruotato intorno al concetto di “città policentrica unitaria”, al fine di rafforzare la connessione (fisica, relazionale e culturale) tra il Centro Storico ed il resto del territorio.
Le politiche urbanistiche, originate da questa Amministrazione, sono state caratterizzate da scelte di forte sostenibilità paesistica e territoriale, con l’eliminazione di oltre 40.000 mq di zone edificabili, mentre sono state aumentate le superfici destinate a verde, parcheggi e spazi collettivi per oltre 30.000 mq. E’ stata, inoltre, prevista la realizzazione di un terzo asilo nido a Ciconia ed è stata eliminata la previsione di una Cava in Loc. Benano che, dagli studi specialistici acquisiti, avrebbe potuto creare seri problemi alla nostra “cassaforte dell’acqua potabile”.
Sono state poste in essere le seguenti politiche:
· Centro Storico: in attuazione delle linee di indirizzo approvate dal Consiglio Comunale nel 2006 è stato elaborato un progetto organico per il Centro Storico, con i seguenti obiettivi:
1. più famiglie residenti;
2. più servizi sanitari e sociali;
3. più funzioni ricettivo-alberghiere;
4. più offerta culturale;
5. più formazione;
6. più opportunità per le attività produttive;
7. più coinvolgimento dei cittadini ai processi di crescita territoriale;
8. più occupati.
Il progetto intende garantire alcuni obiettivi fondamentali: unitarietà e sostenibilità economico-finanziaria del progetto immobiliare, organicità del progetto gestionale.
In questo contesto rivestono particolare importanza: il PUC 2, in fase di perimetrazione e la riconversione della Caserma Piave.
Per una trattazione esaustiva dell’argomento si rinvia alla relazione “Orvieto Soprattutto”: un’introduzione.

· Definizione urbanistica e operativa di un progetto organico per Orvieto Scalo, per il quale si rimanda alle specifiche linee di indirizzo ed alla delibera di Consiglio Comunale n. 156 del 08 novembre 2007;
· Progettazione ed attuazione di interventi presso Ciconia, Sferracavallo e le Frazioni;
· Più in generale, un forte impulso è stato dato alla progettazione ed all’espletamento delle gare per la realizzazione delle opere pubbliche previste dall’elenco annuale 2008, approvato dal Consiglio Comunale, a cui si rimanda. Senza entrare nei dettagli di decine di cantieri aperti o in fase di apertura, in questa sede si può dire che la realizzazione delle opere pubbliche procede secondo il cronoprogramma definito. Qualche difficoltà burocratica in più è legata alla realizzazione della complanare, ma riteniamo che anche questa opera possa risultare cantierabile entro fine anno.
· Attuazione della 4^ fase del Progetto di Mobilità Alternativa (riorganizzazione dello schema di circolazione a stanze, controllo elettronico degli accessi, ridefinizione delle modalità di carico e scarico, nuova segnaletica, provvedimenti per la sicurezza stradale).
· Studio ed, in parte, attuazione di politiche ambientali organiche, che oltre a regolare le questioni precedentemente sottolineate, in sede di presentazione del bilancio consuntivo, hanno riguardato:
1. l’accordo con Acea, che oltre a definire partite meramente amministrative, impegna le parti a discutere in sede di Agenda 21 (peraltro di concerto con altre Istituzioni, quali: Enea, Università “La Sapienza –Cidem”, ecc.) la possibilità di sviluppare nel nostro territorio, in conformità con le normative vigenti, l’uso di fonti rinnovabili per la produzione di energia elettrica e termica. Un accordo che, sebbene non preveda automaticamente la realizzazione di impianti, rappresenta un primo contributo ad un problema che non si può affrontare solo con la politica dei no.
2. prima fase della discussione sulla raccolta differenziata, porta a porta per il Centro Storico, che si è recentemente concretizzata in una proposta operativa che intendiamo attuare entro l’autunno del 2008. Tale intervento, peraltro, sarà affiancato da un progetto per la riduzione delle problematiche connesse alla presenza di piccioni in città. E’ in fase molto avanzata la realizzazione del nuovo centro di trasferenza (attualmente in fase di collaudo da parte della Provincia).
Qualche settimana fa è stato attivato un sevizio ad hoc di pulizia per il Centro Storico, che ha significativamente migliorato il servizio di spazzamento anche se faremo ancora di più in fase di raccolta differenziata.

La cultura come risorsa fondamentale
Per una città come Orvieto, contraddistinta da un così ricco patrimonio storico-artistico, la tutela e la valorizzazione dei beni culturali rappresenta un obiettivo fondamentale.
· Accordo di Programma con l’Opera del Duomo, la Fondazione Faina e l’Associazione “Lea Pacini” per la realizzazione del polo museale di Piazza Duomo (realizzazione del Museo dell’Opera del Duomo e del Museo-Laboratorio dei costumi del Corteo Storico).
· Definizione dell’Accordo di Programma con la Provincia di Grosseto sulle politiche turistiche d’area.
· Lavori per la realizzazione del Museo della ceramica. La fase strutturale è già ad un punto estremamente avanzato.
· Realizzazione, quasi completata, della nuova Biblioteca Comunale e ridefinizione del ruolo di quel contenitore che non sarà destinato soltanto alla funzione “memoria cittadina”.
· Rafforzamento dei servizi e degli eventi culturali (Scuola di Musica-Banda, PAAO, Teatro Mancinelli, rapporti con UNI3, UJW, ecc.).
· Fondazione CSCO: tale strumento nasce da una giusta intuizione, non solo locale, cioè quella di mettere insieme il momento formativo con quello produttivo, in un’ottica di sviluppo dell’economia materiale ed immateriale della città. In alcuni, poi, c’era il desiderio di creare una “Università di Orvieto”. Il contesto complessivo si dimostrò subito particolarmente complesso, in quanto i fondi necessari per questo tipo di operazione sono molto ingenti ed è, quindi, necessaria una compartecipazione pubblico-privata. Anche le normative di settore (autorizzazione per le facoltà provenienti da fuori regione, ecc.) hanno reso molto difficile, se non impossibile, l’apertura di nuovi corsi di laurea con università pubbliche. La serie di “pastoie all’italiana” è stata completata dalla recente entrata in vigore dei c.d. decreti delegati Mussi, che se da una parte evitano il proliferare di “finte università” dall’altra mettono in carico ai comuni impegni economici e logistici insostenibili. Tali decreti, che rispondono ad indirizzi europei in materia, non sono stati smentiti dal nuovo governo. In particolare, per il mantenimento del triennio di “Ingegneria delle Telecomunicazioni”, sono stati chiesti dall’Università di Perugia 240.000 euro in più rispetto al passato, semplicemente per pagare gli stipendi ai professori, peraltro di terza fascia (leggasi lauree di serie b), oltre ad un impegno ventennale per aule, telefoni, computers, personale non docente e quant’altro necessario. Queste richieste assommano a milioni di euro – una cifra assolutamente inconcepibile. Abbiamo, così, ripensato la nostra misssion: masters, corsi con università pubbliche e private fortemente specializzate e rapporti con università straniere. Non è mia intenzione autorizzare “buchi di bilancio” per inseguire chimere. Noi diciamo no a spese che graverebbero sui cittadini (che aumenterebbero le tasse), mentre diciamo si ad un’offerta universitaria che porti ricchezza e sviluppo per tutta la città.
· Analisi per un uso efficace ed efficiente dei contenitori culturali del Centro Storico. Gli atti di gestione sono in fase di elaborazione. Al termine di questo lavoro, che dovrà avvenire entro fine anno, sarà possibile individuare ed assegnare nuovi sedi ad istituzioni culturali e ad alcune associazioni cittadine.
Per altri aspetti generali e di sistema, si rimanda alle linee di indirizzo “Orvieto Soprattutto”: un’introduzione.

I servizi Sociali e Sanitari
Il livello quantitativo e qualitativo dei servizi socio-sanitari, attualmente erogati nella nostra città, non può che essere valutato positivamente.
· Importante e proficuo, anche quest’ anno, è stato il lavoro dell’Ufficio di Cittadinanza;
· L’Ambito territoriale ha ben operato, riconfermandosi come modello di riferimento a livello regionale. Fondamentale la concordia che ha dimostrato la Conferenza dei Sindaci.
· Anche la Protezione Civile, nelle sue molteplici attività, ha espresso professionalità riconosciuta nel panorama regionale.
· Per lo sport è stato un anno di grande lavoro, i cui esiti (gestione organica degli impianti, predisposizione di interventi strutturali rilevanti) saranno presentati in un Consiglio Comunale da tenersi entro il periodo estivo.
· La sanità orvietana, soprattutto dopo la conferenza di servizio (06 luglio 2007), ha iniziato a mostrare più luci che ombre (stabilizzazione dei primariati, più risorse umane e strumentali). La Conferenza dei Sindaci segue, passo passo, lo stato di attuazione del Piano di Riordino del Presidio Ospedaliero e del Piano Territoriale;
· Si è continuato a lavorare sulle politiche inerenti la disabilità, sui servizi all’infanzia e sulle politiche sociali per i giovani e per gli anziani.
· In termini di lavori di ristrutturazione, l’Istituto Piccolomini Febei è in fase avanzata e con la prelazione sulla ex Pediatria possiamo dire che l’attuazione delle linee di indirizzo contenute nel Piano Anziani del maggio 2006 è oramai una realtà irreversibile. E’ necessario ora definire una proposta di gestione organica delle due strutture, d’ intesa con la Piccolomini Febei.
· Stiamo partecipando attivamente alla definizione del nuovo Piano Sociale Regionale.

I Cittadini e la macchina Amministrativa
Del bilancio del Comune e delle sue partecipate, della battaglia sull’evasione e sull’elusione si è detto in precedenza.
· Si è fortemente puntato a sviluppare strumenti per garantire la partecipazione e l’informazione dei cittadini, al fine di definire scelte il più possibili condivise ( tavoli interassociativi, laboratori per la partecipazione, agenda 21, potenziamento del ruolo dei Consigli di Zona, ufficio stampa del Comune, URP). Su questo fronte si può e si deve ancor più lavorare;
· Sono state attuate politiche per la stabilizzazione del personale. Le persone “stabilizzabili” sono state, infatti, immesse nei ruoli e tutti gli atti inerenti il personale sono stati approvati con il consenso unanime delle Organizzazioni Sindacali.

In questa ultima fase della consiliatura avremo modo di veder concretizzato il nostro lavoro, che rimetteremo al giudizio dei nostri concittadini.


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