La delegazione dei Comuni Montani dell'Umbria, composta dai Comuni di Castel Giorgio, Città delle Pieve, Foligno, Gubbio, Lisciano Niccone, Lugnano in Teverina, Montegabbione, Monteleone d'Orvieto, Piegaro, Sellano, ha avuto un incontro questa mattina con la Direzione Scolastica Regionale in cui erano presenti il Vicedirettore Regionale Dott. Petruzzo, e i Direttori Provinciali, Dott.ssa Bodo e Dott. Monetti.
I Comuni Montani hanno evidenziato che la situazione scolastica attuale è una questione territoriale, sia dei piccoli che dei grandi Comuni in cui ci sono plessi svantaggiati. Le scuole dei piccoli centri sono quelli che, oltre a rappresentare dei presidi culturali, danno vita ai territori che per loro natura geo-morfologica sono penalizzati dal punto di vista dei servizi.
L’USR risponde che le risorse sono limitate e accettano questo incontro che vede al tavolo molti Comuni, perché così non si trovano costretti a tagliare organico ad un Comune per assegnarlo ad un altro. L’USR lavora con i parametri gestionali del Ministero e della Regione ed ha ha una responsabilità nell’attuazione.
I Comuni Montani hanno presentato un documento, (in allegato) frutto di una riunione sottoscritto da 24 Sindaci e dall'ANCI Umbria ed hanno avanzato delle richieste:
1. Coinvolgimento da parte dell'USR degli enti locali nell'applicazione della Riforma Gelmini con particolare riguardo alle scuole dei Comuni Montani, come espresso nel DPR 20 marzo 2009 n.81 e nella Costituzione Italiana.
2. Il rispetto del parametro di 10 bambini nella formazione delle classi con possibilità di deroga in considerazione: del tempo che i bambini devono trascorrere dentro il pulmino; dell’andamento demografico dei prossimi anni per assicurare una continuità; dei flussi migratori particolarmente consistenti in alcune zone;della presenza di handicap.
3. Che l'analisi dei dati venga fatta per Istituto da un punto di vista dell’organico e che nel caso di pluriclasse venga lasciata la valutazione interna all'Istituto (la pluriclasse può essere considerata didatticamente dignitosa se vi è sufficiente organico).
L’USR afferma che si è di fronte ad un duplice problema: gestire situazioni nei piccoli plessi con classi di 8 alunni e nei plessi piu’ grandi classi da 27 alunni. I Comuni affermano che questa è la “doppia faccia della stessa medaglia” perché accorpando i plessi e impoverendo le scuole nella didattica e costituendo le pluriclassi con personale docente in numero insufficiente, le famiglie scelgono di trasferirsi o di portare i bambini in centri piu’ grandi congestionando così la situazione di altri plessi scolastici.
Il Vicedirettore afferma che le risorse da assegnare nell’organico di fatto sono una piccola percentuale rispetto all’organico di diritto, ma i Comuni Montani rivendicano che un diritto garantito non può eludere da vincoli di bilancio, come testimonia la sentenza della Corte Costituzionale del 22.02.10 riguardo al sostegno all'handicap.
I direttori provinciali confermano che la scuola di ieri non esiste piu’ e che l’indirizzo di oggi si orienta verso una scuola di 27 ore.
Infine i Comuni Montani chiedono all'USR di condividere le proposte avanzate e manifestarle con convinzione al Ministero dell'Istruzione, dell'Università e Ricerca, tramite la Conferenza Stato-Regione al fine di assicurare il diritto allo studio a tutti i cittadini, indipendentemente da dove si vive.
A tal scopo chiedono che l'USR si attivi per ottenere risorse aggiuntive nella gestione della situazione dei plessi scolastici dei Comuni Montani.
Dalla riunione emerge la necessità di un incontro urgente da parte dei Comuni Montani e dell’USR con la Regione Umbria già richiesto programmato nella prossima settimana.
ViceSindaco di Montegabbione
Dott.ssa Isabella Marchino
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