Nella lunga, faticosa, e complessa stagione delle riforme endoregionali, la Fp-Cgil, coerentemente con la strategia della Cgil, ha sempre ribadito la necessità di riformare il sistema dei livelli istituzionali presenti in Umbria, ponendo al centro del confronto la funzione pubblica e sociale dei beni comuni (acqua, servizi socio-sanitari, etc.) e la valorizzazione delle professionalità presenti attraverso processi di riorganizzazione e di riqualificazione della pubblica amministrazione.
Nella fase di avvio degli Ambiti Territoriali Integrati (ATI), dobbiamo registrare che non sempre è chiaro il livello di intreccio ed interlocuzione tra i vari Enti e Soggetti preposti alla programmazione ed alla gestione su materie particolarmente delicate come il socio-sanitario, il turismo, la tutela del patrimonio ambientale, i servizi a rete, e per questo unitariamente a Cisl e Uil di categoria abbiamo richiesto un incontro urgente all’Assessore Regionale Vincenzo Riommi
Il rischio che dobbiamo assolutamente evitare è la non chiarezza dei ruoli e dei compiti delle strutture coinvolte, la fuoriuscita dalla contrattazione pubblica, garanzia di qualità dei servizi e di partecipazione democratica da parte dei cittadini utenti, e l’incertezza delle modalità di gestione del personale che transiterà nella nuova struttura.
La stagione delle riforme, per la Fp-Cgil dell’Umbria, si deve connotare con il recupero di risorse dalla riduzione degli apparati amministrativi e burocratici, garantendo l’erogazione di servizi pubblici di alto livello qualitativo, ed accessibili a tutti i cittadini.
In occasione della discussione sul Piano Regionali “strategici” ( sanità, dei rifiuti, sociali, etc), abbiamo sempre sostenuto che l’integrazione tra Enti, la conferma dei principi ispiratori delle riforme, deve trovare piena e compiuta applicazione nelle scelte della Giunta Regionale e delle Istituzioni locali.
In preparazione dell’incontro con l’Assessore Riommi, la Fp-Cgil ha programmato un attivo regionale dei quadri e delegati dei settori coinvolti, in primis degli Enti Locali, per fare il punto della situazione e per concordare iniziative sindacali da confrontare con Cisl e Uil Funzione Pubblica, al fine di tutelare e valorizzare i lavoratori coinvolti, e per non disperdere un patrimonio di professionalità fondamentale per far crescere il servizio pubblico e la coesione sociale.
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