sabato 3 gennaio 2009

SINDACATI PREOCCUPATI PER IL PASTROCCHIO ALLA COMUNITA' MONTANA

Il modo confuso e contraddittorio con cui si è giunti all'avvio della nuova Comunità Montana Umbria Sud comincia ad avere effetti concreti nel funzionamento dell'Ente.
Inaspettatamente sono state prolungate d'ufficio le ferie ai dipendenti.
Le reazioni dei sindacati non si sono fatte aspettare.

"I sindacati di categoria FLAI CGIL, FAI CISL, UILA UIL esprimono profonda preoccupazione per quanto sta avvenendo all'interno della nuova Comunità Montana "Orvietano-Narnese–Amerino–Tuderte", che ha nominato il nuovo consiglio lo scorso 23 dicembre. Il primo provvedimento preso dalla dirigenza è stato infatti quello di prolungare fino al 7 gennaio le ferie per tutti i lavoratori. Il rientro al lavoro previsto per il 2 gennaio è stato rinviato, a quanto pare, per problemi burocratici dovuti alla regolarizzazione delle posizioni INAIL che sarebbero dovute avvenire entro la fine dell'anno.

La decisione è stata accolta con forte disappunto dai lavoratori che si vedono costretti loro malgaro ad utilizzare giorni di ferie che, paradossalmente, alcuni devono ancora maturare.
Inoltre le voci che si rincorrono su possibili problemi gestionali che potrebbero coinvolgere la nuova Comunità Montana, dovute ai difficili equilibri politici e territoriali (ricordiamo che si tratta della più grande dell'Umbria), confermano le preoccupazioni evidenziate dal sindacato nei tavoli istituzionali che hanno accompagnato la formazione delle nuove Comunità Montane.

"A questo si aggiunge il fatto – affermano i sindacati - che il nuovo Presidente avrà evidenti problemi di disponibilità ad affrontare tutte le problematiche aperte, visto che a quanto pare sarà coinvolto nella prossima campagna elettorale. Flai Cgil, Fai Cisl e Uila UIl, chiederanno immediatamente un incontro con la nuova dirigenza, contemporaneamente saranno indette assemblee con tutti i lavoratori al fine di prendere le iniziative per contrastare qualsiasi decisione lesiva dei diritti e della dignità dei lavoratori".

Nessun commento: