lunedì 9 marzo 2009

Dopo la Comunità Montana STEFANO MOCIO estende lo sciopero bianco anche agli organismi provinciali del PD


Foto di Roberto Montagnoli

IL FATTO


Lunedì 9 marzo si è riunito il coordinamento provinciale del PD di Terni. All'ordine del giorno la proposta per le possime elezioni amministrative del 6 e 7 giugno avanzata dal neo segretario Roberto Montagnoli ( che vi ripotimamo integralmente di seguito).
I capitoli di questa relazione erano :
1. Sulle alleanze
2. Sulla rappresentanza.
3. Sulle primarie
4. Sul profilo del Presidente della Provincia
5. Per quanto riguarda Orvieto.

In sintesi Montagnoli ha proposto di tenere le primarie il 5 aprile, di riaprire la possibilità per le altre forze del centrosinistra di parteciparvi, presentando candidati entro il 18 marzo , di sostenere i sindaci al primo mandato ( sia del PD che delle altre forze politiche) e di sostenere alla provincia come partito un candidato proveniente dalla margherita. Al momento delle votazioni Brega ha annunciato che non avrebbe partecipato al voto, invitando suoi amci a fare altrettanto. L'invito è stato raccolto da gran parte degli ex margherita e quindi il documento Montagnoli è stato approvato a larghissima maggioranza con 5 astensioni.

L'OPINIONE

Come si è detto al momento del voto la maggioranza dei dirigenti provenienti dalla margherita, compresi MOCIO e POLLI hanno abbandonato la sala, non partecipando al voto. Quella di MOCIO a questo punto sembra una vera e propria strategia, quella dello sciopero bianco dalle proprie responsabiilità già annunciata e praticata in qualità di Presidente della Nuova Comunità Montana. Vedremo nei prossimi giorni quali frutti porterà.

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Dispositivo sottoposto al voto del Coordinamento Provinciale del PD di Terni.
Approvato a larghissima maggioranza con 5 astensioni.

1. Sulle alleanze. Dobbiamo chiudere nelle prossime ore quella base programmatica che possa dare sostanza ad una nuova alleanza di centrosinistra a partire da un profilo che trova fondamento soprattutto in dei confini certi. Un’alleanza di centrosinistra che riconosce nella validità e nella peculiarità umbra un profilo di Governo in grado di contrastare sul piano politico un centro destra autoritario e inadeguato a fronteggiare la profonda crisi economica e sociale che abbiamo davanti agli occhi. Un profilo di alleanza che deve essere accompagnato da un comportamento coerente a tutti i livelli del partito e degli alleati su tutto il territorio della provincia.
2. Sulla rappresentanza. Per i sindaci al primo mandato dovranno attivarsi percorsi partecipativi che possano portare ad una loro riconferma, specie quando è accompagnata da un giudizio positivo sul lavoro svolto. La completezza di un disegno di governo si misura sempre a conclusione di un ciclo decennale, perché l’unico in grado di tracciare un bilancio compiuto degli obbiettivi perseguiti. Questo concetto deve valere per il PD ma anche, e sottolineo soprattutto, quando in coalizione abbiamo governato enti guidati da sindaci espressione di altri partiti o provenienze culturali.
3. Sulle primarie. Il PD fissa fin da stasera la data delle primarie per il 5 aprile prossimo, tentando con un atto formale l’apertura concreta riservata alle altre forze politiche di concorrere con propri candidati al confronto di idee e profili che questa giornata di mobilitazione deve rappresentare. Una riapertura dei termini che scada mercoledì 18 prossimo. Gli eventuali candidati delle altre forze politiche dovranno presentare un numero di congruo di firme al tavolo provinciale della coalizione che ne definirà il numero e le modalità di ricezione come previsto dal regolamento quadro approvato dal tavolo della coalizione regionale. Nel caso in cui le altre forze nelle varie articolazioni non presentano candidature, le primarie si trasformano in un confronto aperto agli elettori del PD che attraverso la firma certificano di essere sostenitori del PD e si impegnano a sostenere questo partito alle elezioni amministrative del 6 e 7 giugno. Nel caso che al Comune di Terni non vengano presentate candidature dalle altre forze politiche, si impegna Leo Di Girolamo ad attivare ufficialmente il confronto per la declinazione programmatica sulla città di Terni del patto politico sancito dal centrosinistra nel tavolo provinciale.
4. Sul profilo del Presidente della Provincia. Il PD ritiene fondamentale orientare nelle primarie i propri elettori verso la figura che può identificare una rappresentanza plurale del partito. Una scelta che non può ledere la piena legittimità di candidature che autonomamente e nel rispetto delle regole concorrono all’arricchimento del confronto esterno al partito.
5. Per quanto riguarda Orvieto. Il coordinamento provinciale conferma le scelte ed il ruolo svolto dagli organismi cittadini, garantendo supporto anche attraverso la coincidenza della data delle primarie pur nella specificità della vicenda rispetto a quella della provincia e del Comune di Terni. Anche nel caso di Orvieto come per la Provincia se non vi saranno, nei termini stabiliti, candidature esterne, il confronto diventa formalmente di partito, chiedendo ai partecipanti un’assunzione di responsabilità nel dichiarare di essere elettori del PD e di impegnarsi a sostenerlo lealmente alle elezioni amministrative del 6 e 7 giugno.

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