giovedì 7 gennaio 2010
Un documento di indirizzo per rilanciare il ruolo di Orvieto nel centro Italia
La città di Orvieto ha sempre realizzato intese con i territori limitrofi, superando i confini meramente amministrativi e valorizzando il suo ruolo cerniera tra tre regioni come l'Umbria il Lazio e la Toscana.
Vogliamo ricordare il PRUST degli Etruschi, il Patto Territoriale Vato e le intese tra le Province di Terni e Viterbo e le città di Grosseto e Civitavecchia.
Oggi si ripropone il tema del rapporto con Roma. E' una questione che interessa anche altre città dell'Umbria come Terni e Narni e viene ripresa dal Documento Strategico Territoriale varato dalla Regione Umbria lo scorso anno.
Orvieto da anni attrae cittadini provenienti dall'area urbana di Roma e da altre parti dell'Italia e dell'Europa, per molteplici ragioni: dal pregio storico ambientale alla qualità dei servizi locali.
Ma quello che ha facilitato questa tendenza è stata la presenza delle reti di collegamento stradali e ferroviaria.
Negli ultimi anni si sono evidenziati chiari segnali di difficoltà proprio per il venir meno e l'appannarsi di queste caratteristiche e servizi.
Il taglio continuo ai trasferimenti Comunali e quindi ai servizi locali e il peggioramento vistoso dei collegamenti, soprattutto ferroviari, spingono molte persone a ripensare queste scelte.
Da qui l'interesse di studiare con Roma la possibilità di fare di Orvieto la Porta di accesso all'alta velocità verso Roma e della nostra città la Porta di accesso verso l'Umbria del turismo che può arrivare dal porto di Civitavecchia e, in un prossimo futuro dal nuovo aeroporto di Viterbo.
Questa dovrebbe essere per quanto ci riguarda, la storia e la base da cui partire per poter stipulare una dichiarazione d'intenti, a partire da Roma, ma anche con altre realtà.
Sotto questo aspetto crediamo che si possa dare al sindaco Concina e alla sua giunta un mandato ampio.
Siamo quindi disponibili ad approvare un documento d'intenti che spazi sui temi comuni che possano essere individuati fra le due municipalità e, questo, dovrebbe essere uno dei compiti della commissione che, necessariamente, dovrà essere paritetica e nominata dai rispettivi consigli comunali al loro interno.
Inoltre un patto con Roma non può basarsi sulla previsione della realizzazione ad Orvieto di pezzi di quella città ma prevedere completamente i progetti su cui improntare uno sviluppo integrato fra cultura, infrastrutture, eventi, nuovi insediamenti produttivi e di logistica compatibili con le caratteristiche del nostro territorio.
Concludendo si ribadisce la disponibilità all'approvazione di un documento d'indirizzo per la costruzione del patto con Roma, che dovrà costituire anche un pezzo importante del documento di programmazione per il prossimo bilancio di previsione 2010.
Il documento che ci è stato presentato, non solo non è all'altezza dei problemi della città che s'intenderebbero affrontare, ma lo riteniamo addirittura offensivo per la storia e la cultura di Orvieto.
Giuseppe Germani - capogruppo Partito Democratico
Evasio Gialletti - capogruppo Socialismo Sinistra e Libertà per Orvieto
Carlo Tonelli - capogruppo Comunisti Italiani
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