mercoledì 11 febbraio 2009
MOCIO FUORI DALLE PRIMARIE ?
Il Corriere dell'Umbria dell '11 febbraio ci informa che “secondo i vertici nazionali ( del PD n.d.r.) gli statuti di Terni e di altre località, che prevedono primarie aperte a piu' candidati del PD sarebbero inefficaci” “ dunque a Terni sarebbe tutto da rifare”.
In pratica l'unica regola in vigore per le primarie tornerebbe ad essere “ IL REGOLAMETO QUADRO PER LA SELEZIONE DELLE CANDIDATURE ALLE CARICHE ISTITUZION ALI” di carattere nazionale.
Uno degli effetti collaterali di una simile impostazione sarebbe l'esclusione di Stefano Mocio dalle primarie di Orvieto.
Infatti il sopracitato regolamento all'articolo 4 comma 2 così recita :
“2. Il Sindaco, il Presidente di Provincia o il Presidente di Regione uscente e che, ai termini della legge e degli statuti nazionale e regionale del PD, risulti rieleggibile, scioglie la riserva circa una eventuale riproposizione della propria candidatura entro nove mesi dalla prima data utile per lo svolgimento delle elezioni. In caso di termine ordinario del mandato entro il 15 settembre dell’anno precedente alle elezioni.”
Poiché Mocio ha sciolto la riserva e si è candidato attorno al 15 dicembre sarebbe fuori dalla competizione elettorale.
C'è da chiedersi che senso ha tutto questo correre dietro a regole regolette e regolamenti. Il PD è nato innanzitutto per dare nuova linfa alla vita democratica del paese ,a partire dalla propria vita interna. Per questo si sono scelte le primarie. Chi non è daccordo può scegliersi un altro partito e chi ha paura di confrontarsi si ritiri. Ma non si butti via il bambino con l'acqua sporca.
Come spesso accade “il diavolo fa le pentole ma non i coperchi” e chi ha cercato di bloccare le primarie brandendo i regolamenti rischia di finire colpito proprio dai regolamenti.
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