martedì 10 febbraio 2009

PASTROCCHIO alla COMUNITA' MONTANA : MOCIO bocciato dal Consiglio



I FATTI

Il 22 dicembre 2008 viene convocato il primo consiglio della Nuova Comunità Montana nata dalla riforma. La mancanza del numero legale porta ad una giunta istituzionale guidata dal sindaco della città piu' popolosa (Orvieto) ed una giunta composta da tre sindaci con il maggior numero di abitanti ( Narni,Todi e Amelia).
Questo epilogo suscita un vero e proprio vespaio perchè da un parte in giunta vede solo esponenti del PD per il centrosinistra mentre il quarto assessore è del centro destra.La soluzione provoca una sostanziale paralisi dell'ente.

16 sindaci su 30 prendono carta e penna e scrivono alla Lorenzetti e ai due presidenti delle Provincie di Perugia e Terni chiedendo una soluzione politico- istituzionale ( sostanzialmente una giunta fatta dai due presidenti uscenti Posti e De Giovenale e dalle altre due forze di centro sinistra ).

Il 30 gennaio 2009 viene convocato di nuovo il consiglio comunitario per eleggere una giunta "politica" ma pochi giorni prima il presidente rinvia al 10 febbraio 2009.

Negli ultimi 15 giorni si susseguono gli incontri e le riunioni che alla fine approdano ad una proposta largamente condivisa : Presidente Bigaroni Sindaco di Narni, assessori Leoni ( Castelviscardo), Cerquaglia ( Sindaco di Montecastello Vibio) e un assessore indicato dai socialisti.

Ieri notte in una riunione a Terni e nel pomeriggio a Orvieto tutto azzerato. Il segretario PD Di Girolamo propone Mocio Presidente, Bigaroni, Cerquaglia e Binchini assessori. Scoppia la contestazione da piu' parti.

Alle 17,20 del 10 febbraio si apre il Consiglio della Comunità Montana Todi-Orvieto-Narni-Amelia. Si tenta l'elezione di un presidente e di una giunta dopo la fumata nera del 22 dicembre 2008. Presenti 69 consiglieri su 90 ( 30 PD, 20 PSI,4 Sinistra ed il resto Centro Destra ).

Si arriva al momento dell'elezione e votano 49 consiglieri di cui 2 o 3 del centro destra. Viene candidato Mocio. Servono 46 voti per eleggere il presidente.

Mocio prende 34 voti piu' 5, 4 bianche, 3 nulle, 2 Bigaroni ed 1 Zefferino Cerquaglia.

Mocio non viene eletto.


LE OPINIONI


- Innanzi tutto si domostra la giustezza della posizione assunta da tutti i consigli comunali dell'orvietano che avevano contestato i confini della nuova Comunità Montana. Troppo grande e poco omogenea.

- Viene confermata la validità della posizione espressa dai 16 Sindaci che avevano chiesto esperienza, continuità amministrativa ed equilibrio politico

- Non funziona il Partito Democratico basato su un continuo ed estenuante equlibrismo politico. Anche oggi nessuno si è presentato con uno straccio di programma per il governo della comunità montana

- Mocio si conferma un uomo politico arrogante, poco avveduto e ( guardando le sue reazioni dopo la legnata) rancoroso

- I sindaci dei piccoli comuni dell'Orvietano si sono dimostrati capaci ( hanno indicato le soluzioni giuste e praticabili), pazienti ( sono stati convocati 4 volte a Terni alle 21) e lungimiranti ( hanno puntato alla funzionalità ed alla tenuta della coalizione di centro sinistra)


CONCLUSIONI


- La regione dovrebbe commissariare prima possibile la Comunità Montana al fine di evitare ulteriori danni all'attività di un ENTE che svolge ( ricordiamolo) anche attività economiche
- I responsabili di questo disastro si dovrebbero dimettere o quanto meno non interessarsi piu' di questi problemi

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