Pier Luigi Leoni nel rispondere ad un mio intervento che lo chiamava in causa, non solo conferma la sua competenza ma anche lo stile di uomo disponibile a discutere nel merito dei problemi, senza le invettive che purtroppo popolano sempre piu' spesso le discussioni dei blog.
Purtroppo nel merito non siamo daccordo.Infatti le argomentazioni che Leoni porta non rispondono alla questione di fondo che avevamo posto circa la illeggittimità della delibera 91 del 6 agosto.
Infatti:
- la delibera è stata adottata il 06/08/2009 e non menziona la più recente evoluzione legislativa in materia (vedi decreto anticrisi), infatti il decreto correttivo dell'anticrisi è stato approvato il 03/08/2009;
- la posizione dell'Anci che ha maturato la bozza di delibera risale al 20/07/2009 ,come si può evincere dal sito, rispondeva all'esigenza "politica" di formalizzare una provocazione al fine di poter intervenire propositivamente al dibattito relativo ai lavori preparatori del decreto anticrisi;
- la stessa Anci nella bozza di delibera adottata si riferiva esplicitamente ai Comuni impossibilitati a pagare le opere pubbliche realizzate, gli interventi finanziati da programmi europei ......"che se non completati, anche sotto l'aspetto dell'avvenuto pagagmento, entro IL PROSSIMO 30 GIUGNO 2009 andranno persi con un danno ............e revoca del finanziamento con restituzione di quanto eventualmente anticipato". In questi casi, dice l'Anci, sarebbe irresponsabile non indirizzare il Responsabile a procedere all'emissione dei mandati.
Autorevoli esponenti della materia sostenevano il percorso inverso per questi casi dove il danno minore è lo sforamento del patto: di fronte ad una sicura conseguenza negativa pesante - argomentata dimostrata dettagliata e quantificata - il dirigente informa l'amministrazione che procede al pagamento per evitare responsabilità PERSONALI e più gravi, per l'amministrazione, delle sanzioni del patto che mi permetto di precisare che non sono solo quelle elencate da chi ti ha risposto.
- per ciò che concerne il rispetto dei ruoli all'interno dell'apparato comunale, spetta al consiglio fornire indirizzi.
- per ciò che concerne i profili di responsabilità dei dirigenti o funzionari coinvolti mi sembra che quanto affermato nella risposta sia un po' evasiva della situazione oggettiva. Infatti, anche l'Anci che comunque risulta di parte afferma - si veda la nota di chiarimento del 17/07/2009 anci ifel - che occorre dimostrare che non si poteva fare a meno di sforare il patto pur assicurando una gestione improntata con la max economicità dell'azione.
Pertanto, anche per le ragioni su esposte, l'atto in questione risulta non adottabile in quanto manca degli elementi necessari che portano alla decisione finale.
Ma Pier Luigi Leoni introduce una questione ancor piu'seria quando afferma :
"All’inizio di luglio, in una conversazione informale alla quale partecipavano il sindaco Concina, esponenti della sinistra e altri, incoraggiai il sindaco a far saltare il patto di stabilità e mi trovai d’accordo con un illustre esponente della sinistra orvietana che era presente".
Quindi apprendiamo che appena svolte le elezioni e prima dell'elezione del Presidente del Consiglioe delle Commissioni Consiliari "esponenti della sinistra" e tra loro " un illustre esponente della sinistra orvietana" parteciparono ad un incontro con il neo sindaco Concina ed acuni esponenti del centro destra per discutere della situazione del bilancio comunale.
Ovviamente la cosa è leggittima ma apre seri interrogativi sulla situazione politica orvietana e sarebbe salutare sapere chi erano questi "esponenti dellasinistra orvietana". Appunto giusto per fare chiarezza.
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