mercoledì 12 novembre 2008

IL PD VERSO LE PRIMARIE: COMMENTI ed OPINIONI






Sembra proprio che questa volta saranno le primarie a decidere chi sarà il candidato a Sindaco di Orvieto per il centrosinistra.

ORVIETODEMOCRATICA
vuole raccogliere e pubblicare le opinioni dei cittadini/e ( tranne quelli che violano la legge e l'educazione).Scrivete a orvietodemocratica@gmail.com

Iniziamo dando conto di alcune prese di posizione che hanno seguito la riunione della Direzione PD di Orvieto.
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Eeee…………. vai con le primarie ! (forse)
di Silvia Fringuello - Costituente Nazionale del PD

Ebbene sì, anche ad Orvieto avremo le primarie per il candidato sindaco (credo). Lunedì sera al coordinamento comunale di Orvieto, Loriana Stella si è candidata a sindaco della città e Stefano Mocio, sindaco uscente, non ha sciolto la riserva, ovvero non ha dichiarato di voler svolgere il secondo mandato. Che significa? Ma, le ipotesi sono due. Dando per scontato che Loriana Stella non ritorna sulla decisione presa, visto che l’esposizione della propria persona, della sua credibilità, è oramai allo scoperto, è ufficiale, se fosse altrimenti, in gergo politichese “sarebbe bruciata”, Stefano Mocio può: sciogliere la riserva successivamente, entro i termini previsti dal regolamento regionale delle primarie od optare per una ipotetica “liquidazione istituzionale” propostagli da qualche segretario del PD sovra-comunale, tutto ciò, per sventare possibili spaccature del partito orvietano, dal quale scaturirebbe un incerto risultato elettorale (vedi Todi).

Inoltre bisogna considerare anche le primarie di coalizione, che si potranno verificare soltanto se il candidato sindaco non sia “ben accetto” dalla stessa coalizione. Infatti le alleanze avverranno sulla piattaforma programmatica proposta dal PD e concertata con gli ipotetici alleati e non sulle persone candidate a sindaco. Solo successivamente, si discuterà della scelta del candidato, e se questo non fosse gradito allora si proseguirebbe con le primarie di coalizione. Certo, una forza politica minoritaria potrebbe comunque volere le primarie, a prescindere dal candidato sindaco, per potersi “misurare” all’interno della coalizione.

Le primarie potrebbero apparire un gioco sporco, atto solo alla “conta” dei vari poteri, detti in modo più elegante “varie anime”, ma per le esperienza vissuta da me direttamente, alle primarie del PD del 14 ottobre 2007 per l’assemblea costituente del partito nuovo, hanno dimostrato di essere lo strumento diametralmente opposto alla vecchio modo di fare politica, ovvero quello delle decisioni calate dall’alto, dall’apparato. Le motivazioni che mi hanno spinto a candidarmi a costituente nazionale sonno state molteplici, certamente mosse dall’entusiasmo di partecipare alla costituzione del PD, evento storico dei nostri tempi, ma nella consapevolezza di portare un messaggio nuovo, di proporre un modo diverso di fare politica da quello fino allora conosciuto, di far partecipare i cittadini e le cittadine ai processi decisionali, dandogli l’opportunità diretta di scegliere i dirigenti di un partito ed i programmi.

Tutti coloro che hanno contribuito alla nascita del partito nuovo sapevano esattamente cosa stava succedendo, una rivoluzione del sistema partito italiano, un innovativo metodo di scelta della propria classe dirigente, che sfugge al controllo delle lobbies, dei poteri sommersi. Una testa un voto! Se ci fosse qualcuno che ancora non ha ben compreso le “nuove regole” è bene che faccia un “ripasso” sulle motivazioni che hanno spinto la nascita del PD. I vecchi partiti hanno fallito, sono rimasti imbottigliati dalla loro stessa classe dirigente, sono implosi; ce lo ricordiamo o no che non riuscivano più a fare sintesi, che ogni qualvolta si doveva affrontare una selezione della classe dirigente contemporaneamente nasceva un nuovo partito!

Auspico perciò, per il bene di tutta la collettività, per l’interesse generale dei cittadini, che le primarie siano “la sintesi”. Ci sarà un vincente ed un perdente, come in ogni competizione democratica, e poi, avvenuta la selezione, il partito unito, sosterrà il proprio candidato alle elezioni, forte del consenso popolare, raccolto in precedenza, non potrà altro che vincere !

La lezione democratica impartitaci dalle elezioni statunitensi deve esserci d’esempio:

- Primarie del partito democratico: Obama- Clinton
Vincitore delle primarie del partito democratico: Obama
Ricomposizione del partito democratico: Clinton for Obama
Elezioni Presidente degli Stati Uniti : Obama- McCain
Eletto Presidente degli Stati Uniti: Obama

Questa è democrazia! Competere sulla base dei programmi, ma anche sulle capacità di raccogliere consenso del singolo individuo, riconoscendogli democraticamente, anche all’interno dello stesso partito, il merito di essere il candidato giusto e dunque contribuire, in modo costruttivo, alla sua elezione alla carica istituzionale.

Trasferendo l’esperienza statunitense in Italia, ad Orvieto, potrei dire che, se una classe dirigente non è riuscita a far conciliare e concertare le varie espressioni e sensibilità del partito, siano esse state su basi programmatiche diverse o motivate da un riconoscimento meritocratico individuale, l’unica soluzione possibile, è quella di delegare la scelta al popolo. Come ? Con le primarie!




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Coordinamento della Sinistra Orvietana
 
Si è svolta la direzione comunale di Orvieto del PD, dalle notizie di stampa si evidenziano resoconti anche contrastanti, anche se sembra trasparire una posizione consistente che esprime perplessità sulla gestione dell’amministrazione dei questi ultimi anni.
Alcune criticità sollevate dalla Sinistra Unita dell’Orvietano sembrano trovare una condivisione anche nel giudizio di una parte del PD, soprattutto il tema del futuro della caserma Piave, la questione delle infrastrutture, della perdita di peso specifico del territorio orvietano rispetto al territorio provinciale e regionale, l’assenza di confronto con i cittadini.
A questo punto sembra che le posizioni espresse dalla Sinistra Orvietana siano sempre più centrali e quindi la questione programmatica, la discontinuità rispetto all’attuale Amministrazione Comunale sia nei contenuti che nelle rappresentanze, la necessità di primarie di coalizione, vere ed aperte, senza paracadute per nessuno.
Per quanto ci riguarda abbiamo avviato una fase di confronto e di ascolto con tutte le realtà produttive e le forze sane di Orvieto, senza vincoli ne’ steccati, concluderemo nelle prossime settimane il nostro documento programmatico, sul quale siamo disponibili al confronto.
Quindi, ben vengano le proposte che sembrano uscire dalla direzione comunale del PD, che lanciano un forte rinnovamento nei metodi e negli uomini, che, a nostro giudizio, devono passare per lo svolgimento di primarie di coalizione che daranno un giudizio sull’Amministrazione uscente e sceglieranno il miglior candidato da contrapporre al centro destra per evitare esperienze negative che qua e la per l’Umbria fanno capolino.
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Maurizio Conticelli

Un Sindaco che ritiene di aver bene governato non deve avere timore della verifica del suo operato, né del confronto con altri candidati sindaco, così da garantire la democrazia all'interno del partito e concorrere ad elevare la proposta per affrontare le sfide che attendono la nostra Città ed il suo Territorio.
Ben vengano le primarie e nuove candidature per traguardare al nostro futuro e per abbattere la autoreferenzialità, il carrierismo ed il verticismo.

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1 commento:

Unknown ha detto...

Ho partecipato come "osservatore esterno" alla riunione del Coordinamento Comunale ed ho potuto constatare in prima persona come in realtà le primarie siano state evocate in tanti interventi. Il clima non era teso come mi aspettavo, ma nemmeno si respirava quella serenità e quella tranquillità che alcuni media hanno descritto. Mi sono avvicinato al Pd perchè credevo che in questo partito si potesse veramente esprimere la propria opinione di cittadino o di associazione: sto rimanendo deluso da quei metodi vecchi che hanno caratterizzato per decenni sia il PC che la DC e che vengono riportati più o meno apertamente dentro al PD. Ho ancora un barlume di speranza perchè conosco l'entusiamo di molti iscritti e perchè credo che se si faranno delle primarie vere questo partito potrà veramente cambiare, se non altro nei metodi di fare politica.